venerdì 27 aprile 2012

guardando dalla finestra

Guardando dalla finestra del mio ufficio oggi pomeriggio ho avuto una visione.
Tra lo scartoffiamento compulsivo che sembra aver contagiato i fruitori dei miei servizi e i 26° che poco hanno aiutato il mio potere di concentrazione (già notevolmente più debole di quello di qualsiasi scarafaggio da appartamento), il mio sguardo ha cominciato a vagare fuori dalla finestra, a seguire una rondine nelle sue evoluzioni, a compatire i turisti che, armati di ciabatte francescane e pedalini di spugna, si faranno rapinare dai frizzanti bottegai romani, fino a posarsi su una struttura di tubi di ferro che fino a ieri non c'era..
E li, è cominciata la mia visione.
Ho visto quella struttura prendere vita e completarsi, ho visto maxi schermi che si assemblavano da soli e migliaia di watt racchiusi in casse nere appiccicarsi magicamente a tale moloc metallico.
Ho visto poi tutti i ragazzi delle puglie e delle calabrie che abitano i quartieri universitari della capitale riversarsi gioiosi nella piazze antistante pronti a godere di rivoluzione e musicaconlaemmemaiuscola!
Ho visto bandiere di medici sudamericani divenuti guerriglieri per difendere libertà e popolo del sudamerica (non del suditalia!).
Ho visto musicisti italiani carichi di ardore sindacalista che mitragliando note sulle ingiustizie sociali mandavano in sollucchero il frutto del grembo italico.
Animali mitologici come Capirezzi, Marini Rei, Eugeni Finardi e Sudsaundsistemi tutti uniti per combattere il mostro-capitalismo, quanta energia nella mia visione!!
Poi, con infinito sollievo, sono tornato in me, ho sbadigliato, ho messo un disco dei Clash per tranquillizzarmi e ho cominciato a pensare a dove saremmo andati io, Vizzini e la sua creatrice il 1° maggio...
sicuramente molto lontano da qui!

sabato 14 aprile 2012

del Salento o di chi ci va


Mi sono spremuto le meningi per tirar fuori dalla sacchetta un topic che non toccasse la politica visti gli ultimi sviluppi (o sottosviluppi, trattandosi della Lega) del caso RosyMauroTrotasoldiimboscati che mi ha fatto non poco incazzare e alla fine ispiratrice è stata, come sempre del resto, mia moglie.
In una delle nostre chiacchierate ammazzatempo mentre Vizzini poppa (70% del giorno), non so per quale ragione, non chiedetemi per quale ragione, è saltata fuori una parola che avevo rimosso inconsciamente (la mugliera che è pissicologa vi spiegherebbe perfettamente le dinamiche del caso) per i traumi che mi/ci ha provocato nel recente passato.
Molto recente.
La scorsa estate.
La parola incriminata è SALENTO (lo scrivo in maiuscolo per ostentare temerarietà).
Ebbene, la mia follia autodistruttiva, ha portato il sottoscritto, mia moglie (con annessa piccola Vizzini ancora in fase embrionale), Dolly&Dean (i nostri due deliziosi cani-unni) e quattro amici-cavie a organizzare una vacanza di 2 settimane (DUE!!) nella meravigliosa landa del sole, del vento e del mare.
Cosa mi ha spinto a farlo? Ancora me lo chiedo..
Forse il ricordo di una piacevole esperienza in loco di più di un decennio prima (non considerando il fatto che all'epoca ero un pischello universitario molto "rilassato", del tipo dormondocapita, sotuttiamici, melafacciopigliàbenesempre e non il Sauron che sono ora) o forse il miraggio di una vacanza-relax a prezzi accessibili per le nostre miserrime possibilità? Bah..vacci a capire qualcosa...
Quale imperdonabile superficialità, quale inammissibile, inaccettabile leggerezza...
Penserete che sto esagerando, vero? Beh, vi sbagliate col botto!
Quella che viene fatta passare per la mèta estiva perfetta è, suo malgrado forse, foriera di esperienze fantozziane.
Ecco perchè:
Nel periodo estivo in Salento la densità di popolazione raggiunge su tutto il territorio quella del pellegrinaggio annuale alla Mecca con l'unica differenza che i fedeli che vogliono toccare la pietra nera sono meno fanatici dei villeggianti (per lo più romani) che vogliono "divertirsi" a tutti i costi.
Incredibile che lo Stivale non si inclini paurosamente sul tacco visto lo spostamento del baricentro su di esso.
La conseguenza di questo molesto sovrannumero è la totale impossibilità di godersi una giornata al mare senza dover camminare su schiene oleate (non che la cosa non mi facesse un sadico piacere) per raggiungere un microlembo di spiaggia disponibile, il desistere dal poter visitare i luoghi di interesse culturale (Otranto, ecc..) per la chiusura (non dico cazzate) degli stessi per troppo afflusso di auto, il fastidio immane delle congestioni umane durante le famigerate sagre.
Le sagre.
Queste meritano una menzione a parte.
Anni or sono le sagre si contavano sulla punta delle dita di una mano ed erano caratteristiche occasioni per mangiare prodotti tipici e a buon mercato.
Ora che però il Salento è diventato una specie di cocoricò openspace e i vispi indigeni hanno subodorato l'affare, di queste sagre ne sono spuntate a decine. Si celebra di tutto, dalle patate ai sampietrini, i turisti accorrono smaniosi di poter raccontare, una volta a casa, epiche abbuffate di manicaretti autoctoni.
 Diffidate di loro! Mentono per darsi un tono! Il cibo propinato, vista l'elefantiaca richiesta, è dozzinale, le file superano quelle delle caritas e la compostezza è simile a quella delle popolazioni depresse quando gli vengono distribuite derrate alimentari dai camion militari.
Sulla pizzica o taranta glisso, non voglio urtare troppo la sensibilità di qualcuno, diventerei veramente offensivo, sulla musica non transigo proprio.
Ah, naturalmente dimenticatevi ogni sorta di buona educazione. Al bar come al ristorante, alla guida come a piedi dovreste combattere contro orde di barbari sgomitanti e sgommanti che calpestano ogni regola e norma.
Dimenticatevi la natura incontaminata, i selvaggi untori l'hanno resa una sorta di capocotta del profondo sud.
Dimenticatevi dei servizi e delle infrastrutture, dei quali, inadeguati a ricevere l'ondata di carne umana, permane un vago indizio. 
Vedete, sarebbe interessante poter intraprendere uno studio approfondito sui motivi per i quali è tanto in voga oggi passare l'estate in quelle non più vergini lande, si potrebbe proporre come tesi di dottorato alla facoltà di sociologia o di psicologia ma forse non siamo ancora pronti ad affrontare tali argomenti, forse li si cela la chiave contro l'estinzione.
Come da ogni brutta esperienza però sono riuscito a trarre un insegnamento anche da questa.
Non andrò MAI più in vacanza in posti che abbiano una latitudine inferiore perlomeno a quella di Zurigo.
Il nord Europa è la VIA, gli Stati Uniti la META, il Giappone il CUORE.

P.s. La notizia sul concerto del MOZ era esatta! W l'esattezza!

 

martedì 3 aprile 2012

pesce d'aprile

E' stata pubblicata la notizia, da varie fonti elettroniche, di un corcerto del Moz a Roma il 7 Luglio.
E' stata pubblicata il 1° aprile.
Se è un pesce che possa morire mangiato dalle locuste chi l'ha ideato.
Non si scherza col Moz.